È tempo di vacanze! Ma siete pronti per viaggiare?

Per raggiungere la vostra meta dovete quasi fare una tesi di laurea. In ogni caso se volete andare all’estero e avete un cane. Secondo lespressione svizzera che più o meno recita «Devi proprio farci un dottorato?», in caso di procedure complicate è necessario non solo verificare le norme di ingresso del Paese di destinazione, ma anche quelle di tutti i Paesi che si attraversano e infine considerare anche il viaggio di ritorno in Svizzera.

Finalmente possiamo pianificare le vacanze estive. La maggior parte delle frontiere è aperta, le misure anti-pandemia sono state revocate in molti Paesi. Tuttavia, se il cane deve viaggiare con voi sono necessari ulteriori accertamenti. I cani sono ammessi là dove ci stiamo recando? Posso rendere le vacanze piacevoli anche al mio cane? Ci sono abbastanza possibilità per portarlo a spasso e smaltirne i bisogni? Il cane è ammesso anche nell’hotel o nell’appartamento di villeggiatura? È autorizzato a venire in spiaggia? Deve portare il guinzaglio e/o la museruola? È ammesso al ristorante o ho la possibilità di sistemarlo in un posto sicuro mentre sono a tavola?

Una volta chiariti tutti questi aspetti bisogna informarsi sulle norme di ingresso, transito e uscita di tutti i Paesi che si trovano lungo il percorso per andare in vacanza e farvi rientro. In questo caso non solo è necessario rispettare le vaccinazioni richieste (e i relativi periodi di attesa), ma anche, a seconda della razza del cane, divieti come l’ingresso o il transito con cani schedati o con le orecchie mozze. Ad esempio, se a un cane sono state tagliate le orecchie per motivi medici, il servizio veterinario del Cantone di residenza (www.blv.admin.ch) deve confermare nel passaporto per animali da compagnia e nella banca dati dei cani AMICUS che l’animale soddisfa i requisiti previsti dalla legislazione sulla protezione degli animali per il rientro in Svizzera. In caso contrario non è possibile viaggiare all’estero. La conferma nel passaporto per animali da compagnia viene tuttavia rilasciata solo se si è in grado di dimostrare che il cane è stato importato come masserizia da trasloco (traslocato in Svizzera con il suo proprietario come cane con le orecchie mozze) o che l’intervento è stato effettuato per motivi medici.

In alcuni Paesi, il fatto che i cani siano ammessi o completamente vietati dipende dalla loro razza. In Danimarca, ad esempio, sono vietate ben 13 razze di cani. Chiunque possieda un cane menzionato nella speciale lista non può portarlo in Danimarca, a meno che non sia stato acquistato prima del 17 marzo 2010 e sia tenuto al guinzaglio e con la museruola. Tuttavia ciò non vale per i Pit Bull Terrier e i Tosa Inu, che non possono in ogni caso essere importati in Danimarca. Il divieto di alcune razze di cani non si applica tuttavia ai cani in transito. Il trasporto continua quindi a essere consentito se i cani non lasciano il mezzo – a parte brevi momenti se è necessario uscire con loro – e se il trasporto viene effettuato nel Paese senza prolungare inutilmente il soggiorno.

La Francia, invece, vieta non solo l’ingresso, ma anche il transito dei cosiddetti cani da combattimento delle razze Pit Bull (Stafforshire Terrier, American Staffordshire Terrier), Boerbull (Mastiff) e Tosa se non sono registrati in un libro genealogico approvato dalla Federazione Cinologica Internazionale. Importante: rientrano in questa categoria anche i cani che presentano somiglianze con queste razze. Una buona panoramica delle norme di ingresso e di transito è riportata sul sito hunde-urlaub.net. Queste informazioni potrebbero però essere superate, per cui per andare sul sicuro è opportuno consultare le normative ufficiali dei singoli Paesi.

Come vedete, per preparasi ad andare in vacanza è necessario chiarire alcuni aspetti. Il sito web dell’Ufficio federale per la sicurezza alimentare e di veterinaria USAV è un valido riferimento.
Link alle informazioni ufficiali sui singoli regolamenti di ingresso, transito e uscita dal Paese
I Paesi dell’UE sino alla vostra meta delle vacanze sono riportati qui. Per gli Stati al di fuori dell’UE è meglio informarsi direttamente presso le competenti autorità del rispettivo Paese.

A seconda della destinazione è opportuno proteggere il vostro amico a quattro zampe anche da endo- ed ectoparassiti specifici. Chiunque si rechi nei Paesi del Sud troverà qui preziosi consigli. Il trattamento contro la tenia è obbligatorio anche per i viaggi in Finlandia, Irlanda, Malta, Norvegia o Irlanda del Nord. In questo caso il cane deve essere trattato contro la tenia dell’Echinococcus tra le 24 e le 120 ore prima del viaggio e il trattamento deve essere registrato nel passaporto dell’animale o nel certificato sanitario dell’UE. Per informazioni in merito consultare qui. 

A proposito: consigli e dritte utili per far ambientare il vostro cane in un hotel o in un appartamento sono riportate nella sezione «Cani».